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Genres littéraires et histoire

Nature Élément Constitutif
Crédits ECTS 4
Volume horaire total 18

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“Nella opacità del mondo” : Foscolo e la cultura italiana del tardo Settecento

« Anna Radcliffe, vieni discendi in questa sepoltura, e getta gli occhi su quel quadro lugubre », scrive Francesco Apostoli nelle sue Lettere sirmiensi (1801) rivolgendosi idealmente alla romanziere inglese iniziatrice del genere gotico per descrivere la prigione dei repubblicani Cisalpini in Dalmazia. Ed aggiunge : « le ombre strane e mostruose, disegnate dal lume sulla muraglia, presentavano alle malinconiche immaginazioni tragici fantasmi che, lentamente moventisi, si allungavano, si avvicinavano, e si perdevano nelle tenebre del fondo di quel quadro notturno. » Non basta il carcere ad evocare visioni ambiguamente tetre ; vi si presta anche la natura in cui « Chi del bel di natura il core acceso / […] pensoso tra il dolce orror dei boschi / Rintraccia ogni dover del Saggio in terra » (Ippolito Pindemonte, Poesie campestri, 1788). Ma saggio non è il protagonista foscoliano che spesso vede della natura il velo luttuoso che la copre, e lo partecipa al suo interlocutore nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis (1801) : « M’affaccio al balcone ora che la immensa luce del Sole si va spegnendo, e le tenebre rapiscono all’universo que’ raggi languidi che balenano sull’orizzonte ; e nella opacità del mondo malinconico e taciturno contemplo la immagine della Distruzione divoratrice di tutte le cose. » Prendendo le mosse dal romanzo foscoliano, il seminario esaminerà alcuni aspetti della cultura italiana tardosettecentesca.